L'oreal si acquista anche Urban Decay

Tradotto: disastro per tutti gli animalisti del mondo.
Stavo preparando con calma il mio post sulla Vice palette comprata qualche settimana fa, contenta di aver fatto un acquisto da un'azienda certificata cruelty free e cosa succede nel frattempo nel mondo?
L'oreal, il colosso mondiale della cosmetica di nazionalità francese, ha acquistato, con un'operazione stimata tra i 300 e i 400 milioni di dollari, la casa cosmetica americana ( che non era certo in perdita, avendo chiuso il bilancio a giugno con un fatturato di circa 130 milioni di dollari in attivo).
Casa cosmetica stimata in tutto il mondo per la qualità dei prodotti, e per portare avanti appunto una politica cruelty free con ingredienti certificati vegan.
Ero soddisfatta di questa marca ma a questo punto non so cosa pensare.
La notizia è stata battuta dale agenzie qualche ora fa. Ora bisogna solo capire, quali saranno le ripercussioni. Perchè già qualche mese fa, Urban Decay aveva cercato di espandersi sui mercati asiatici, in particolare in Cina, dove gli esperimenti sugli animali sono obbligatori per poter vendere.
Mossa sbagliata, perchè si è subito innalzato un polverone, da parte delle acquirenti animaliste insorte!
Miei cari, io non ho studiato certo economia alla Bocconi di Milano ( senza offesa ma grazie al cielo!) ma non ci vuole certo il cervello di Einstein per capire che se siete nati come Cruelty Free, facendone la vostra bandiera, queste operazioni di mercato non saranno di certo a vostro favore.
Saremo un mercato di nicchia certamente,  forse vendere solo a noi vegan non conviene, ma avete toppato anche a questo giro.

Motivazione uffiale? :
"Con questa acquisizione «sarà possibile finalmente far esprimere tutte le potenzialità del marchio  Urban Decay nel mercato planetario della cosmesi» ha dichiarato Tim Warner, general manager di Urban Decay."

Per i comuni mortali, vuol dire forse che si potrà trovare questo particolare brand in tutte le profumerie e non solo in esclusiva da Sephora ( per altro nemmeno in tutte le Sephora sparse in Italia).
Un cambio al vertice non dovrebbe influire sulle certificazioni ottenute, ma ora come ora, ci penserò sicuramente se acquistare di nuovo Urban Decay, perchè le campagne di informazioni sulle sperimentazioni condotte da L'oreal sono una cruda verità che non è più possibile ignorare!
(in barba alla loro dichiarazione del 2011 di non testare più, smentita clamorosomante)


Il ramo Urban Decay forse rimarrà Cruelty free o forse no, lo sapremo solo nei prossimi giorni! Nel frattempo molte persone che stavano già pensando ai regali di Natale, vista la vicinanza, si trovano ora a dover cambiare genere, se cercavano un prodotto sicuramente Cruelty Free.
E la polemica sulla pagina ufficiale della casa statunitense già impazza